lunedì 16 settembre 2019
Tra due settimane prenderà il via la nuova stagione e a segnare il conto alla rovescia, come ormai consolidato nel tempo, da prologo prenderanno i il via il 19° Memorial “Nina Pasquini” ed il 4° Memoriasl “Giuseppe Spinelli”. Manifestazioni con i quali la nostra Società intende ricordare due figure storiche che hanno contribuito a dare inizio, nel giugno del 1989, e accompagnato la crescita e l’affermazione della nostra realtà sdportiva. Nina & Giuseppe, due persone innamorate della pallacanestro che hanno dato tutta la loro passione e la loro esperienza, oltre che la loro grande carica umana. L’obbiettivo chiaro fin dagli inizi per Nina giocatrice prima e dirigente poi e per Giuseppe da sempre punto di riferimento della pallacanestro in “rosa” cremasca, era quello di riportare Crema tra le realtà importanti della pallacanestro “rosa” come lo era stata nel periodo d’oro degli anni 70. Una meta raggiunta progressivamente che ha riportato la nostra Società a collocarsi tra le protagoniste prima a livello regionale e poi stabilmente a quello nazionale. Da una prima e unica formazione giovanile all’esordio quando ormai festeggiamo il “trentennale” possiamo ben dire che il loro “sogno” sì è pienamente. Stabilmente ai vertici della A2 e con una promozione in A1 sfiorata in un paio di occasioni; due Coppe Italia conquistate consecutivamente; un settore giovanile presente in tutte le categorie per finire a un settore minibasket tra i più importanti della regione. Oggi questa è la nostra realtà sempre più difficile poter mantenere agli stessi livelli anche se ci proviamo ad ogni inizio di stagione. Ed è proprio all’inizio di ogni nuova avventura che abbiamo voluto dedicare a Tina prima e poi a Giuseppe, per tenere vivo il ricordo di chi ha permesso tutto questo organizzando questi “nostri” Memorial. E modo migliore non ci potrebbe essere se non guardando una partita di pallacanestro, di quel gioco affascinante che è stato la loro grande passione trasmessa con il loro esempio a tanti che si trovano oggi ai bordi o sul parquet di un campo della loro città.
