venerdì 2 ottobre 2020
A ruota libera parla un Presidente orgoglioso della sua squadra, dello staff e di una dirigenza, quella che compone la Società ma anche per chi ci sta dando una grande mano.
“Questa Coppa vale doppio per tanti motivi e la teniamo ben stretta. E’ un successo quest’ultimo che parte da lontano e da una scommessa vinta ampiamente e che mi, o meglio, ci rende orgogliosi per delle scelte fatte e per la caparbietà messa sul campo. Di una Società che ha oltre 30 anni di vita si potrebbe scrivere un libro voluminoso. Per i primi capitoli mi devo affidare al ricordo ancora vivo di alcune persone che ancora oggi sono presenti, a tanti visti in disparte, ma che mi tengo ben stretti. I nomi me li tengo per me. Ma questa è solo una premessa. Abbiamo vissuto insieme la crescita della nostra realtà che si è sempre più imposta all’attenzione di un movimento, quello della pallacanestro femminile, negli ultimi anni forse un po' troppo considerato di nicchia, a scapito delle emozioni che può regalare. Emozioni che possono alternarsi tra cocenti delusioni ma anche a grandi successi. Tra i quali l’ultimo, il più recente colto a Moncalieri. Vincere a sorpresa quando non eri considerato neppure un outsider ma per tanti arrivato per caso e non per maggiori meriti conseguiti. E arrivò la prima Coppa ad Alessandria e con essa l’orgoglio della coccarda tricolore. Con qualche considerazione in più arrivammo a Campobasso. Altre erano le favorite ma in quella occasione nessuno riuscì ad esprimersi come fecero le nostre ragazze e ci fu la conferma. Questa volta i pronostici erano dalla nosgtra parte ma nonostante questo l’atteggiamento della squadra non è cambiato per nulla ed è arrivata la terza Coppa. Tre Coppe Italia per tre anni consecutivi. Un record che, non voglio peccare di presunzione, sarà ben difficile che qualcuno lo potrà eguagliare. Un record per la Società ma anche per il nostro “quartetto” magico composto da Caccialanza-Cerri-Rizzi-Nori. Un record per loro ma che senza il supporto delle loro compagne non sarebbe mai arrivato. Perché, non sarà scritta forse, ma è una legge indiscutibile, nella tre giorni una Coppa la vince solo una vera squadra in cui tutte, a rotazione, daranno un contributo determinante. Loro in campo e fuori chi le ha guidate. Ma direi anche che una parte importante aspetta pure a chi ha messo insieme tutte le componenti. Intanto per quegli scherzi del destino, a distanza della bellissima finale di Coppa svoltasi a Moncalieri torniamo ad incrociare le armi “sportivamente parlando” con l’Alpo, protagonista assoluta e degna finalista nella kermesse piemontese contro le nostre ragazze. Abbiamo festeggiato moderatamente ma ci sarà tempo per farlo come è giusto che sia. Ma a certe soddisfazioni non si fa l’abitudine di certo. Non è stato facile il periodo di avvicinamento all’appuntamento e ancor di più la vigilia. Ma poi a direi che a Moncalieri abbiamo ritrovato la solita atmosfera, lo spirito di squadra che in queste tre giorni unisce e che poi regalare emozioni incredibili nell’epilogo. La prima volta l’avevamo sperimentata ad Alessandria dove giornata dopo giornata si è capito che potevamo fare la sorpresa. Forse ancor di più vissuta a Campobasso dove quasi in simbiosi con l’ambiente abbiamo trovato la spinta per ripeterci. Era nelle possibilità non possiamo negarlo, i pronostici erano dalla nostra parte ma poi il campo ci ha insegnato che è maestro per far saltarli. Lo abbiamo visto più volte ma non ci ha riguardato. E “triplete” è stato. Onore alle nostre avversarie che ci hanno tenuto il fiato sul collo fino all’ultimo secondo ma non ci ha fatto allontanare da un successo che possiamo considerare storico. La stagione non poteva partire meglio. La Coppa era un primo obbiettivo centrato e che nessuno ci potrà togliere. A una Coppa non ci sono rivincite e non dobbiamo considerare tale la prossima sfida con l’Alpo che ha distanza di una settimana ci ritroviamo di fronte. Adesso è tempo di Campionato e la posta in pallio sono due punti, già importanti per tanti motivi, ma da collocare nella giusta dimensione. Da anni siamo abituati a dover affrontare un esordio tosto ma va bene così. E’ ormai un classico del Campionato tra due squadre che nelle ultime stagioni sono state protagoniste assolute e credo che la gara di domenica scorsa, pur se inserita in un contesto diverso rispetto ad un campionato, possono confermare il valore dei due team che credo siano destinati a giocare per il massimo risultato. Guardando ai risultati recenti da parte nostra ci sono tre Coppe Italia, una finale promozione e una partecipazione costante alle fasi finali play off ma anche dall’altra parte non si scherza: Due le finali promozione disputate e perse in maniera rocambolesca negli ultimi campionati giocati regolarmente e non ci dimentichiamo uno delle quali, conquistata proprio a nostre spese. Tra di noi c’è grande stima e rispetto; le nostre sfide sempre combattute con dischi rossi alternati. La sida recente un discorso a parte. La prossima tutta da giocare e da vedere”.
