CASTELNUOVO SCRIVIA FERMA LA CORSA DELLE AZZURRE MA NON CI RIDIMENSIONA

 
 
 

 sabato 7 novembre 2020

In sintesi: Si parte da un -14 (ridotto a -12) sull’ultima azione del 1° periodo ed è un 19-7 per le avversarie che la dice lunga di come è iniziata la gara. Si riparte ed anche se le padrone di casa mantengono il vantaggio il campo non è più libero e si risponde colpo su colpo fino alla pausa lunga che ci vede sotto di 11 (31-20). Il margine è ancora gestibile per le avversarie ma piano piano ci facciamo sotto in un tiramolla che ci porta sul -8 (41-33) quando iniziano gli ultimi 10’. E qui sarà tutt’altra musica. Recuperiamo punto su punto e a 1’58 la “bomba” di Giulia ci porta sul +3 (49-52). A questo punto la battaglia di chi ha più i nervi saldi per non dire la lucidità migliore premierà le padrone di casa. Da parte nostra tre tentativi falliscono mentre con un 5-0 mortifero a +3 ci vanno loro. Ma subito recuperiamo a 14” dal termine. La loro penetrazione le porta sul +2, la nostra viene fermata (fallo normale – antisportivo?) la copia opta per la prima opzione. Facciamo 1/2 e il sipario cala consegnandoci la prima sconfitta di una stagione che non vede modificare nulla circa i nostri obbiettivi.

Una partita dai due volti che al termine vede festeggiare la squadra guidata da coach Zara capace di fermare la corsa della capolista che pero’ non esce certamente ridimensionata dal parquet di Voghera. La partenza di Bonvecchio & C. possiamo dire che e’ devastante e anche se, senza non togliere i meriti alle padrone di casa, l’approccio della formazione ospite e’ tutt’altro che quella giusta. Sotto canestro la copia Gatti e Podrug la fanno da padrone mentre dall’altra parte la via del canestro appare un tabu’. Il primo parziale di 19-7 e’ una eloquente dimostrazione di quello che e’ successo in campo. Non è senz’altro il modo migliore per iniziare una gara che è subito in salita e le premesse per Caccialanza & C. sono tutt’altro che piacevoli.  Le ragazze di coach Stibiel però hanno il merito di ricompattarsi e di reagire come ci si deve aspettare dal team cremasco. I periodi centrali vedono le ospiti ridurre progressivamente il vantaggio aggiudicandoseli anche se le padrone di casa danno l’impressione di reggere bene il loro tentativi di rientro. Gli ultimi 10’ iniziano sul 41-33 per il team piemontese e saranno minuti incandescenti quelli che porteranno a termine la gara. Le doppie triple della copia Melchiori & Caccialanza permettono di recuperare rapidamente terreno seguite da Gatti che dopo aver visto la propria squadra impattare sul 49-49 replica per il +3 che permette di mettere la testa avanti. Pronta la replica delle padrone di casa e quando mancano 14” il punteggio di 55-55 dice che tutto si deciderà al fotofinish. Madonna in penetrazione riporta sul +2 il vantaggio, Melchiori cerca di imitarla subendo il fallo. Dalla lunetta è solo 1/2 che consegna alle padrone di casa il successo che viene fissato con un 2/2 sempre di Madonna sul 59-56.

 “Faccio i complimenti a Scrivia che ha confermato di essere una squadra destinata a giocare un ruolo da protagonista in questo campionato” il commento a caldo del presidentedel sodalizio cremasco Paolo Manclossi. “Sapevamo che sarebbe stata un ostacolo duro da affrontare e che avremmp dovuto giocare al meglio delle nostre attuali possibilita’ senza portare alibi. Siamo partiti male ma alla fine anche se usciamo sconfitti la squadra ha reagito dimostrando carattere e la voglia di ribaltare una situazione che dopo 10′ sembrava compromessa. Diciamo che dobbiamo fare tesoro di questi 10′ giocati male dalla squadra ma anche tenere stretto lo spirito di reazione e la prova di carattere dimostrata nei 30′ successivi. Episodi a parte abbiamo ripreso in mano la gara e anche l’opportunita’ di farla nostra ma evidentemente le nostre avversarie sono state piu’ brave e lucide nei momenti decisivi dove però npossiamo dirlo non siamo stati particolarmente fortunati Un po’ di rammarico ci puo’ essere ma e’ una sconfitta che non modifica nulla, anzi ci fara’ tornare in campo piu’ arrabbiati che mai”.

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