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SI SOFFRE MA SI STRINGONO I DENTI. ANCHE L'ALPO SI ARRENDE E SONO 22 SU 22

 
 
 

 sabato 2 aprile 2022

Certamente per le padrone di casa non può che esserci dell’amarezza considerando l’andamento di una gara che l’ha vista condurre per 35’ e con la sensazione di poter fermare la corsa dell’imbattuta capolista. Ma le gare durano 40’ e pur riconoscendo alle ragazze di coach Soave i meriti per una prestazione all’altezza dell’imbattuta avversaria allo stesso tempo bisogna sottolineare quello che D’Aliè & C. sono riuscite a produrre negli ultimi 5’ con un parziale di 15-0 che di fatto ha annullato un -10 (61-51) che poteva sembrare irrecuperabile. Che l’Alpo vista all’opera recentemente e che l’ha portata a recuperare terreno nelle ultime giornate sarebbe stato, davanti ai propri tifosi, un osso duro da digerire era previsto e così è stato. Cercare nei demeriti di una squadra un terreno favorevole sarebbe riduttivo e toglierebbe i meriti del campo a chi ha giocato una ottima partita sotto tutti i punti di vista. Ci riferiamo evidentemente alla prestazione delle padrone di casa. Ma allo stesso tempo pur lasciando a chi di dovere le analisi tecniche riteniamo a consuntivo positiva la prova della capolista che per buona parte della gara ha faticato ha mettere in mostra le proprie qualità ma che ha dimostrato, e non è la prima volta, di saper anche soffrire ritrovandosi proprio nel momento in cui maggiori erano apparse le difficoltà. E questo certamente è un pregio e una caratteristica da non sottovalutare. Ma andiamo con ordine cercando di sintetizzare l’andamento di una gara rimasta avvincente dall’inizio alla fine e che certamente non ha deluso le attese della vigilia. Che non sia l’ennesima replica delle ultime gare durante le quali la capolista era riuscita ad imporre fin da subito il proprio gioco lo si capisce fin dalle prime battute durante le quali le padrone di casa riescono a contenere senza particolare fatica le iniziative avversarie poco lucide e concrete in entrambe le fasi. Gioca meglio l’Alpo brava ad imbrigliare e contenere ai minimi termini le giocatrici avversarie con una Marangoni (MVP con 26 p.ti – 19 a metà gara) a trascinare la squadra ad un meritato 37-29 al riposo lungo. Che sia necessario un deciso cambia di marcia in casa cremasca appare evidente. Ed è quello che succederà, pur se a fasi alterne nella seconda parte dell’incontro. In un tiramolla continuo e altalenante si arriva sul 52-50 dalle quali le due squadre affrontano gli ultimi decisivi 10’. Alla reazione delle ospiti che hanno permesso di recuperare terreno rispondono con concretezza e maggiore lucidità le padrone di casa che riescono a riconquistare la testa allungando il proprio vantaggio maturando un 61-51 con la sirena finale sempre più vicina. Ma nel Basket tutto può succedere quando mancano pochi secondi figuriamoci quando sono minuti. Maggior stanchezza o soluzioni tecniche e tattiche capaci di rimettere in gioco il tutto. Noi propendiamo di più dando il merito al carattere delle protagoniste in campo che pur se abbinate a innegabili doti tecniche risultano determinanti per ribaltare situazioni apparentemente disperate. Da qui il 15-0 di cui detto all’inizio con il quale la capolista ribalta la situazione chiudendo ogni varco (3 soli i punti fatti dalle padrone di casa negli ultimi 5’) e bucando quel canestro che per buona parte della gara era sembrato stregato. Melchiorri-Vente e soprattutto Conte capitalizzano al meglio le opportunità costruite partendo da una saracinesca difensiva finalmente efficace che materializzano il risultato finale di 69-64 a proprio favore. Onore e applausi meritati a chi è uscito sconfitto ma anche ad una formazione che fa 22 su 22 e che in una gara difficile e complicata ha confermato proprio nell’occasione di non essere in vetta alla classifica, con un ruolino di marcia che parla da solo, casualmente. Al presidente della capolista Paolo Manclossi alcune considerazioni. “Siamo stati meno brillanti del solito certamente e non abbiamo giocato la nostra migliore partita. Siamo andati un po' a corrente alternata ma dopo il tour de force dell’ultimo periodo una serata di minor lucidità fisica e mentale ci poteva stare. Comunque mi piace analizzare sempre le prestazioni nell’arco dei 40’ e credo che alla fine le ragazze meritino un bel applauso. Non è stato facile soprattutto per come si sono messe le cose e considerando il tempo a disposizione per rimetterle al loro posto. E alla fine la risposta migliore l’abbiamo vista in campo. Questo per quanto riguarda la nostra squadra. Ma non dobbiamo dimenticare il valore della squadra avversaria che ha avuto non poche difficoltà per dimostrare fino ad ora tutto il proprio valore ma che secondo me vale quanto le nostre maggiori inseguitrici e che sono sicuro che sarà un osso duro per chiunque durante i play-off. Non posso che fare a loro i miei complimenti. Capisco la delusione ma allo stesso tempo sono certo che non devono avere alcuna recriminazione. Ci hanno tenuto testa dimostrando di essere all’altezza.”

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