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LE AZZURRE SI DEVONO ARRENDERE MA ESCONO A TESTA ALTA DA GARA TRE. BOLOGNA VA IN FINALE.

 
 
 

 domenica 14 maggio 2017

Riusciremo a disputare un finale di stagione senza alcun handicap? Certamente non è una costante piacevole quella che ci accompagna sistematicamente da sempre e che puntualmente si è verificata anche quest’anno condizionando non poco l’esito di una stagione che al di là di certe considerazioni lette e forse scritte un po' troppo frettolosamente, non ce ne voglia l’amico Tommaso di cui rispettiamo le analisi ma non le condividiamo del tutto senza voler polemizzare a tutti i costi. Del resto riteniamo di avere sufficiente esperienza e senso critico per fare come sempre le nostre valutazione e che ci hanno portato, senza andare troppo lontano quando obbiettivi dichiarati e risorse economiche erano ben altre, ad essere protagonisti con le migliori formazioni della categoria in almeno 5 stagioni delle ultime 6 affrontate. Avremo modo di tornare ad analizzare completamente la stagione e vorremmo in questo nostra riflessione soffermarci solo su quello che la squadra è riuscita a dimostrare in questa fase play-off che si è conclusa in gara tre al termine di una sfida che avremmo tanto desiderato poter affrontare a ranghi completi perché riteniamo che per quanto visto un’altra finale a distanza di una stagione era ancora alla portata della nostra squadra. E questo senza nulla togliere a Bologna, forte di uno degli organici probabilmente tra i più “lunghi” della categoria e che ricordiamo per dovere di cronaca è stata finalista di Coppa Italia e ha primeggiato nel proprio girone. Essere riusciti a portarla alla “bella” è stato un grande risultato. Alla fine a festeggiare sono state le ragazze di Roveri ma le nostre ragazze, lo sottolineiamo, non hanno nulla da rimproverarsi. Secondo noi hanno pagato alla distanza soprattutto le fatiche accumulate nelle tre gare disputate in otto giorni sulle spalle di un gruppo purtroppo ridotto ai minimi termini considerando l’assenza di Conti che si è aggiunta a quella già pesante di cerri. A consuntivo possiamo dire che c’è rammarico per l’esito di gara uno in cui i dettagli hanno premiato le padrone di casa lasciandoci dell’amaro in bocca perché si è giocato alla pari. Impattata la serie con la bellissima gara giocata alla Cremonesi abbiamo confidato sull’orgoglio e la voglia di andare avanti consapevoli delle difficoltà che si sarebbero dovute affrontare. Nonostante un primo quarto sostanzialmente equilibrato si però si è capito subito che sarebbe stata molto dura. A complicare ulteriormente la situazione è poi arrivato anche l’infortunio di Capoferri out praticamente da metà del 2° periodo e che ha ridotto ulteriormente le possibilità di rotazione di coach Visconti. Da qui il break poi risultato decisivo gestito comunque con bravura e sufficiente autorità dalle padrone di casa brave a capitalizzare ogni opportunità ed a controllare con efficacia ogni tentativo, pur se encomiabile, ma sempre più velleitario di Caccialanza & C. che al termine della gara sono uscite pur se stremate a testa alta dal parquet felsineo. Onore a Bologna come è giusto che sia che è stato bravo a conservare l’imbattibilità del proprio campo ed a conquistare la finale. Ma nello stesso tempo dobbiamo applaudire ed abbracciare anche tutta la nostra squadra che ha onorato fino in fondo la maglia del Basket Team. A distanza di un anno ci siamo ritrovati in una situazione molto simile vedendo sfuggire di mano, con qualche rimpianto, un obbiettivo che si sentiva di meritare e che era a portata di mano. Dispiace ma nello sport l’euforia per un successo e la delusione per un risultato mancato vanno spesso di pari passo e l’importante è che uno non faccia dormire sugli allori e che l’altro sia un punto di partenza per i successi futuri. Grazie comunque ragazze ci avete regalato ancora tante emozioni e sensazioni che terreno sempre strette a noi.

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