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UNA BRUTTA FIGURA. COSI' NON SI VA' DA NESSUNA PARTE

 
 
 

 sabato 27 gennaio 2018

Le azzurre forniscono una prova deludente confermando anche a Torre Boldone, al cospetto di una Fassi Albino bisognosa di punti, il proprio rendimento altalenante e discontinuo che sta caratterizzando il cammino della squadra. Una gara, quella di Caccialanza & C. censurabile sotto ogni punto di vista. E non ci sono alibi che possono giustificare una prova così incolore, priva di carattere e di determinazione. E con questo senza nulla togliere ai meriti delle padrone di casa che con umiltà e grande determinazione sono sempre state ben dentro la gara a differenza della formazione ospite. Una partita dal basso punteggio contraddistinto più che altro dalle iniziative individuali da una parte e dall’altra. Da qui una gara bloccata con le due squadre che si affrontano senza dare mai l’impressione di poter fuggire via in un continuo alternarsi di vantaggi minimi. Il risultato si schioda definitivamente nel finale con le ragazze di coach Stibiel brave a capitalizzare le proprie opportunità, a stringere le maglie e a respingere le iniziative confuse di un Basket Team incapace di entrare mentalmente in partita. Due punti preziosi per le orobiche che dopo Vicenza “matano” anche Crema e possono guardare con fiducia al proseguo di una stagione che non permette però abbassamenti di concentrazione. Dall’altra parte uno stop inattese ma meritato che deve vedere una pronta reazione se la squadra non vorrà vedere ridimensionate le proprie ambizioni di classifica in vista della prevedibile volata per un posto significativo a livello di play off. “Complimenti all’Albino che ci ha dato una bella lezione sul come ogni partita deve essere giocata alla morte”. Questo l’iniziale commento del presidente Paolo manclossi evidentemente infastidito dalla prestazione incolore delle sue ragazze. “Evidentemente certe precedenti sconfitte non ci hanno insegnato nulla e questo non mi lascia indifferente. Perdere una partita su qualsiasi campo quest’anno è da mettere in preventivo, ma le gare si devono giocare in un altro modo. Se il risultato di una settimana di lavoro è questo è evidente che qualche cosa non quadra. Ritengo però, visto che nella preparazione agli impegni settimanali, al netto degli imprevisti, l’impegno non manca è sull’approccio mentale alle partite che qualche cosa non quadra. Troppo evidente la diversità di prestazione, anche individuale, da una gara con l’altra. Comunque non siamo abituati a fare drammi e restiamo vicini alle nostre ragazze che hanno tempo e qualità per uscire da questa situazione insieme al loro staff tecnico”. 

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