Basket Team Crema

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1989-2019. 30 anni: la nostra storia

Sintesi di tre decenni di attività attraverso gli articoli del quotidiano "La Provincia".

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Il Basket Team Crema viene fondato nel 1989; questo è il primo articolo apparso sul quotidiano "La Provincia" e ne annuncia la fondazione. Presidente è Giuseppe Volpini, mentre tra i dirigenti troviamo Giuseppe Spinelli.

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I primi approcci sono cauti: una società nuova deve ancora capire come muoversi, acquisire esperienza dirigenziale, organizzarsi; coach Gianni Begnis diceva: «Solo il tempo ci dirà se siamo sulla strada giusta per la rinascita del basket femminile». Una sfida vinta, no?

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Anno 1991: il Basket Team Crema si iscrive al campionato di Promozione; è un passo che sancisce la rinascita della pallacanestro femminile a Crema a livelli più elevati, dopo i gloriosi fasti della cessata SAB negli anni settanta e ottanta.

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Questo articolo del 1992 ha un titolo che potrebbe apparire di routine; ma il testo cela un'importante novità: il presidente Volpini lascia il comando e ne prende il suo posto Giuseppe Spinelli; inizia così una lunga, entusiasmante, appassionata dirigenza.

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Un'altra tappa di questo cammino trentennale. L'anno è il 1998, quando con due turni di anticipo il team conquista la promozione in serie C.

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Non di sole gioie e conquiste è fatta la storia, ma anche di dolori. Purtroppo nell'anno 2000 ci lascia Nina Paquini, una delle prime storiche dirigenti di questa società.

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Anno 2001: un'altro traguardo; al termine di una bellissima annata sportiva, un meritato verdetto promuoveva il Basket Team Crema nel campionato nazionale di serie B femminile.

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Il ricordo di una grande cestista e di una grande dirigente qual è stata Nina Pasquini andava perpetuato: ecco allora, nel 2001, l'allestimento di un torneo nel suo ricordo. È una manifestazione che dura tuttora ed è un evento ormai tradizionalmente inquadrato nel periodo di precampionato.

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Che anno storico il 2006! Qui si è concretizzato il sogno della serie A2, riportando una squadra cremasca ai vertici del basket nazionale, venticinque anni dopo la SAB.

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E che dire del campionato 2007/2008? Nonostante i soli due anni di esperienza in A2, il BTC si giocava tutte le carte vincendo ogni turno di play-off e conquistando la finale da giocarsi contro Sesto San Giovanni, perdendola solo all'ultimo minuto - letteralmente - di gara 3. Promozione sfiorata solo per un soffio ma nessun rimpianto per la consapevolezza di aver dato tutto, in termini sportivi e di cuore.

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Anno sfortunato, invece, il 2011, caratterizzato da pesanti infortuni e difficoltà ineluttabili. Il risultato è stato amaro, la retrocessione in serie B.

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Il «purgatorio» dura solo un anno. Giocare un campionato lineare come quello del 2011/2012 ha permesso di vincerlo, superare tutti i turni di play-off e affrontare la finale contro Castellamare di Stabia, surclassando la squadra campana e ritornando prontamente in A2.

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Tutto il mondo sportivo cremasco nel 2014 piange la scomparsa di Giuseppe Spinelli, il principale fondatore, e per tanti, tanti anni storica guida di questa società sportiva. Uno degli eventi più tristi per la nostra società.

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Anno 2016, ed è ancora «quasi» A1. Annata difficile a causa degli infortuni, eppure la forza, la tenacia ed il carattere delle atlete di quel campionato 2015/2016 ha permesso di giungere fino alla finale, ancora una volta persa solo in gara 3 contro La Spezia.

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Anno 2018: conquistato in extremis l'accesso al torneo per la coppa Italia di serie A2, il BTC era un po' la cenerentola e la meno accreditata alla vittoria tra le squadre ammesse. Ma dopo la vittoria con Empoli - la più forte squadra del girone sud del campionato 2017/2018 - l'entusiasmo volava; dopo vittoria in semifinale contro Palermo ecco la conquista della coppa contro Bologna. Per la prima volta una squadra sportiva cremasca ha vinto un trofeo nazionale.

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Di ben altro spessore la «Final Eight» di Coppa Italia A2, anno 2019. Conquistato agevolmente l'accesso al torneo, le ragazze si prodigavano in tre partite pulite, lineari e giocate con grande maturità sono costrette a cedere il passo Palermo, Faenza e Moncalieri. È un bis bello, ma anche tanto entusiasmante.